Il teatro. Un filo ininterrotto

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Nel 1949 si trasferisce a Roma, per frequentare l’Accademia d’Arte Drammatica, dopo aver superato l’esame nel 1949, vincendo una borsa di ventimila lire. Per il corso di regia è l’unico allievo di Orazio Costa, figura centrale del mondo teatrale che diventa suo maestro e amico. Incontra qui gli attori Franco Graziosi, Glauco Mauri, Vittorio Gassman, Tino Buazzelli, Luigi Vannucchi, con alcuni dei quali intratterrà rapporti di amicizia personale, e molte altre personalità del vivace mondo del teatro e del cinema della Roma degli anni Cinquanta. Nel carteggio inedito con i genitori, dal racconto della quotidianità fatta di studi, di incontri, di entusiasmi e difficoltà, emerge il sentimento di quel tempo in cui maturavano la sua esperienza umana, i linguaggi e i metodi della sua esperienza artistica. 

Nel 1951 inizia a collaborare con l’Enciclopedia dello Spettacolo, la prima opera di consultazione di livello scientifico alla quale lavorano i migliori specialisti sui temi del teatro e delle arti, come Angelo Ripellino, Francesco Pavolini, Luigi Squarzina, Fedele d’Amico, Gian Luigi Rondi, Tullio De Mauro. Camilleri lavora alle voci del teatro italiano e francese contemporanei. 

Nel 1953 realizza la prima regia ufficiale Abbiamo fatto un viaggio di Raoul M. De Angelis, da cui prende avvio il lavoro teatrale che lo vedrà impegnato professionalmente per oltre trent’anni nella messa in scena di autori classici e contemporanei, italiani ed europei come Pirandello, Bracco, Fabbri, Campanile, fino al teatro d’avanguardia di Adamov, Beckett, Ionesco, e nei saggi delle sue classi di regia e recitazione all’Accademia  Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, dagli anni ’70 agli anni ’90. 

L’Accademia e il lavoro sulle opere di Pirandello sono il focus dei due ultimi quadri espostivi, in una sintesi rappresentativa dell’ampio impegno ad essi dedicato. 

Filo ininterrotto nell’esperienza professionale e artistica di Camilleri, il teatro sarà anche il luogo della sua ultima opera, nel giugno 2018, la Conversazione su Tiresia al Teatro Greco di Siracusa, ancora viva nella memoria del pubblico.

La selezione proposta nel percorso espositivo mette in evidenza solo alcuni lavori particolarmente significativi, noti e meno noti, che vedono coinvolti attori e attrici, scenografi e musicisti che richiamano la memoria collettiva di importanti stagioni del teatro italiano. 

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