Un quadro generale dell’archivio di Andrea Camilleri (1925-2019) scaturisce dal primo lavoro di descrizione e riordinamento avviato all’inizio nel 2021 che ha interessato i nuclei principali che lo costituiscono, apparsi con evidenza da una organizzazione originale data dallo stesso scrittore, sia nei momenti di produzione delle carte, come nel caso del lavoro teatrale, ma anche successivamente alla fine degli anni Novanta quando, nella fase di una sempre maggiore popolarità, ha probabilmente avviato una ricognizione delle proprie carte per recuperare notizie e informazioni circostanziate su vicende, incontri e fasi della sua pregressa attività professionale e artistica.
L’archivio (circa 35 ml) conserva la documentazione organizzata in diverse sezioni che consentono di ricostruire il suo multiforme lavoro: gli scritti editi e inediti (come poesie e racconti, ma anche saggi, articoli, presentazioni, relazioni e interventi pubblici di varia natura); le regie teatrali a partire dai primi anni ’50 e i saggi delle sue classi di regia all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico negli anni ’80; il lavoro in Rai come regista di prosa radiofonica e come delegato alla produzione; corrispondenza e una cospicua mole di rassegna stampa sulla sua opera e attività pubblicistica.
Sono presenti inoltre fotografie e audiovisivi.
L’archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio (MiC) con decreto n. 44 del 23 giugno 2021.
E’ in corso di completamento la banca dati per l’accesso all’inventario.
Per informazioni scrivere a segreteria@fondoandreacamilleri.it